Comune nato dalla fusione del 2016, Montescudo-Monte Colombo è una magnifica terrazza sulle prime colline della Valconca. Nelle sue fertili terre scorrono i fiumi Conca e Marano, grazie ai quali si sono sviluppati nei secoli gli insediamenti etruschi, celtici e romani che, in epoca augustea, fecero di Montescudo una stazione di posta.

I Malatesta, qui presenti dal 1271, attribuirono a questi luoghi una fondamentale funzione per il loro sistema di difesa e vi edificarono una robusta rocca “a scudo” della città di Rimini (da qui il nome), che ancora oggi conserva la sua tipica planimetria medievale. Nei secoli a seguire, Montescudo in particolare appartenne alla Repubblica di Venezia, allo Stato Pontificio e a Napoleone, come ricorda la lapide all’ingresso del Teatro Comunale e i colori della bandiera francese nello stemma.

Cuore del centro storico di Montescudo la Piazza del Comune con un pozzo centrale, un giardino sul bastione da cui si gode una vista amplissima verso la costa, una ghiacciaia di forma cilindrica e la sommità della Torre di avvistamento, unita alla Rocca da cunicoli sotterranei. A Monte Colombo invece da non perdere è il lavatoio settecentesco, una rarità per fattura e tipologia detta “a trabocchi” per via delle sue vasche ad altezza decrescente.

Poco distante c’è poi il bosco di Albereto, una delle zone boschive più incontaminate dell’entroterra riminese. È completamente attraversabile a piedi, in un ambiente immerso nella natura davvero suggestivo, tra piante rare e piccoli animali. A Montescudo interessanti sono anche il Museo Etnografico a Valliano e il Museo della Linea Gotica nella frazione di Trarivi.

I dintorni di Monte Colombo sono invece caratterizzati da una campagna dolce, puntellata di con grandi vigne e uliveti, da cui si producono ottime uve e pregiati oli.