Santarcangelo di Romagna

pUNTI DI INTERESSE

● Piazza e Arco Ganganelli ● Grotte tufacee ● Torre del Campanone ● Porta Cervese ● Piazza delle Monache ● Chiesa Collegiata ● Pieve di S. Michele ● Rocca Malatestiana ● Sferisterio ● Fontane di Tonino Guerra: della pigna - prato sospeso - fiori di pietra - delle farfalle ● MUSAS Storico Archeologico - MET Etnografico degli Usi e Costimi della Genti di Romagna - Museo del bottone - Nel mondo di Tonino Guerra ● Stamperia Artigianale Marchi

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Nota per la sua bellezza e per aver dato i natali a diversi intellettuali e artisti, tra cui poeti e sceneggiatori di fama internazionale, Santarcangelo ha avuto anche un papa: Clemente XIV Ganganelli. Lo ricordano la piazza e alcuni monumenti a lui dedicati.

I primi insediamenti di epoca romana fecero seguito alla fondazione della vicina Ariminum (Rimini) attorno al 268 a.C. La via consolare Emilia, che ancora oggi l’attraversa, ne favorì i commerci e diede l’impulso per la sua trasformazione in centro di scambi e di incontri, caratteristica che non l’ha più abbandonata e che tuttora la fa essere meta di visitatori e turisti.

Nel medioevo l’abitato si ampliò verso il Colle Giove, dove ancora adesso è ben riconoscibile la tipica struttura di borgo fortificato. Un armonioso ed elegante centro storico è dominato dalla Rocca dei Malatesta, che qui governarono a partire dal sec. XIII. Fortificazione già esistente, quella che oggi si può ammirare è il risultato degli ampliamenti ed abbellimenti apportati dai signori di Rimini.

Tra il ‘600 e l’800 il borgo clementino si ampliò mantenendo una buona armonia urbanistica: edifici nobili si affiancarono e integrarono con quelli popolari, generando la Santarcangelo odierna.

Qui l’arte, la cultura, la storia e le tradizioni sono di casa, lo si respira nelle sue piazze, nei suoi suggestivi angoli, nei numerosi locali tipici e nelle molteplici manifestazioni che scandiscono le stagioni, e che con il tempo sono divenute anche attrazioni turistiche.

Ne è riprova il notissimo “Festival Internazionale del Teatro in Piazza” che nel 1971 portò qui, registrandoli ma rielaborandoli, i fermenti culturali di quegli anni e che ha sempre camminato di pari passo con le evoluzioni sociali e culturali internazionali. Allo stesso modo ha saputo attualizzare le sue antiche fiere, aggiornando tradizione e folklore.

Ricca di eccellenze enogastronomiche, Santarcangelo fa parte delle Città del Vino, ma anche delle Città d’Arte dell’Emilia-Romagna e di Cittaslow, rete internazionale delle città del buon vivere.

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