Maiolo offre un viaggio tra storia millenaria e natura, seducendo per la bellezza e per il suo straordinario punto di osservazione, spaziando dal Monte Fumaiolo all’Alpe della Luna, dal monte Carpegna alla città di San Leo, dal Monte Titano e i Castelli di San Marino fino all’Adriatico.
La sua Rocca, detta di Maioletto, è visibile da ogni luogo della valle e suscita curiosità e fascino. L’attuale borgo, invece, non è visibile poiché si erge in una località vicina denominata Serra, che ha preso il posto e ha ereditato il nome di Maiolo.
Dell’omonimo antico Castello, andato rovinosamente distrutto in una notte del 1700 a causa di una frana, non rimane nulla mentre della Rocca svettano le due torri poligonali restaurate, resti di una delle roccaforti più difficili da espugnare dell’intera Valmarecchia.
Luogo di scontro nella lunga e cruenta guerra tra Montefeltro e Malatesta, Maiolo subì un ulteriore dramma nel 1737, quando la sua memoria cartacea andò perduta tra le fiamme dell’Archivio comunale.
Oggi conserva nelle campagne con i calanchi le sue vecchie case contadine, dove si è cercato di salvare gli antichi forni del pane, vera specialità locale.
Al tipico pane di Maiolo, che dal 2005 è fatto esclusivamente con farina locale proveniente dalla coltivazione di una antica varietà di grano, è dedicata a fine giugno la caratteristica “Festa del Pane”.
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